- Luca Carlesso
Questioni di Genere
Generi.
Generi di tutti i tipi, generi fin dove l’occhio può vedere. Così tanti generi che ormai l’ho ripetuto talmente tante volte che non so più che vuol dire.
Quindi forse è meglio dare una rinfrescata al concetto. Un genere è un cappello sotto cui i giochi vengono classificati, in base alle meccaniche che presentano, i temi trattati o semplicemente il feeling generale. Anche se molte delle definizioni sono cambiate negli anni, e i giochi moderni oramai raramente rientrano sotto un'unica definizione, i generi rimangono un buon metro di misura per analizzare un gioco a livello produttivo e commerciale.
Quindi come possono essere classificati i giochi, e quali sono i generi più diffusi sul mercato?
RPGs
Iniziamo coi pezzi grossi. Gli RPG, Role-Playing Games (in italiano anche GdR, Giochi di Ruolo), è uno dei generi più diffusi, e un genere che è senza ombra di dubbio riuscito ad infilarsi di tantissimi giochi che non si pongono primariamente come tali. E non per caso, visto che io giochi di ruolo hanno al loro centro molte caratteristiche condivise dal prodotto videogioco in generale.
Il cuore dell’esperienza RPG si basa infatti sull’avanzamento del proprio personaggio, l’acquisizione di nuove abilità e strumenti, e in generale diventare più forte per andare a menare nemici sempre più forti, caratteristiche che il genere si porta dietro dagli anni 70 e ruba a giochi di ruolo analogici popolarizzati in quegli anni, in particolare Dungeons and Dragons, di Gary Gygax. L’influenza di D&D nel design di questi giochi per ovvi motivi si sente soprattutto negli RPG di stampo americano, infatti il consenso generale è chi siano 2 sottocategorie nel genere: JRPG e Western RPG.

Gli Western RPG (GdR prodotti in occidente) si concentrano molto di più sulla personalizzazione e la progressione personale, infatti il nostro avatar raramente ha una personalità, e molto spesso si ha una scelta diretta sulla sua specializzazione e moveset iniziale, oppure sul tipo di abilità che può acquisire. La storia all’interno del gioco è sì presente ma il giocatore ha libertà di seguirla nel modo che gli è più comodo, o di ignorarla completamente in favore di attività secondarie e sidequest. Gli esempi “moderni” più ovvi sono World of Warcraft e Skyrim.
I JRPG, o in soldoni Giochi di Ruolo Giapponesi, invece hanno un focus più diretto sulla storia, guidando il giocatore tra colpi di scena e rivelazioni, e il protagonista ne è parte attiva, spesso con una propria personalità e un coinvolgimento che viene tralasciato nei giochi occidentali. Vi porterei Final Fantasy come esempio ma sarebbe banale.
FPS
I First Person Shooter (Sparatutto in Prima Persona) è come il Rock, è un genere che ormai è stato esplorato in talmente tanto e per talmente tanto tempo, che ormai si è frammentato in decine di sottogeneri che fanno cose totalmente differenti. Come si evince dal nome, questo genere è caratterizzato dalla sua visuale in prima persona e dal fatto che si spara alle cose/gente, quindi attorno ci si è costruito di tutto.
Dagli FPS Arena tipo Quake agli Hero Shooter alla Overwatch, dagli action adventure come Half Life ai Puzzle Game come Portal, ormai FPS è solo un suffisso davanti a qualsiasi altro genere il gioco supporti, con pochi giochi ormai che portano valorosamente il vessillo dell’FPS puro, ironicamente proprio Doom che torna dopo decenni.

STRATEGY GAMES
A parlare di giochi di strategia, potrebbe venirvi in mente vecchie glorie dal passato grandioso ma ormai dimenticato dai più, relegate in nicchie buie ed umide dove i trentacinquenni si rintanano per cercare di dimenticarsi che domattina si dovranno svegliare alle 7:00 come al solito, e in parte avreste ragione. I grandi araldi di questo genere arrivano da lontano, con giochi come Warcraft ed Age of Empire, Civilization o Railroad Tycoon, che hanno gettato le basi per i giochi strategici e gestionali.

Manco a dirlo gli Strategy Games si basano sulla gestione delle risorse, tempo, e spesso unità a tua disposizione per poter creare un engine, un equilibrio nella partita che permetta al giocatore di affrontare e sconfiggere il proprio avversario, sia questo tramite combattimento tra truppe o una guerra economica. A volte la sfida è contro il sistema stesso e prende più le sembianze di un simulatore come nel caso di Sim City, ma la base rimane sempre la stessa.
E se è vero che il mercato per questi giochi si sta rimpicciolendo sempre di più, riducendosi a una piccola nicchia, è anche vero che il genere a suo modo prospera in giochi che che incorporano elementi strategici nel proprio gameplay, come il roguelike Darkest Dungeon, e il gioco di sopravvivenza (dove la cosa che tenta di sopravvivere sono la tua coscienza e bussola morale) This War of Mine.
PLATFORM
Se gli FPS sono come il Rock, il Platform sono la musica Pop. Sono ovunque, ci sono da sempre, e anche se nessuno lo vuole ammettere tutti si ispirano, o rubano meccaniche da i grandi platformer del passato. Ma diamo del contesto: i Platform sono tutti quei giochi il cui gameplay si basa sul movimento del personaggio e la navigazione dell’ambiente, quindi la destrezza sui comandi è chiave. Il genere è mutato molto nel tempo, passando in primis da 2D a 3D, e man venendo man mano integrato con varie altre meccaniche, come elementi puzzle o di combattimento più pronunciati. Dai non devo farvi degli esempi, vero?

ADVENTURE
La definizione può sembrare generica, di fatto ogni gioco è “un’avventura”, ma si rifà a una distinzione molto importante. Si definiscono giochi d’avventura quelli dove la storia ha una componente estremamente importante e guida fortemente il gameplay, e che in un certo senso è il motivo per cui il gioco esiste. Le Avventure Grafiche sono l’esempio più famoso, ma forse la forma più pura di adventure game la troviamo nei giochi testuali e nei libro-game che leggevamo da piccoli.
L’idea di sviluppare un gioco puramente d’avventura è stato per molto tempo considerato una follia, infatti moltissimi dei giochi d’avventura moderni sono integrati in sistemi più action, come Uncharted o Bulletstorm (qualcuno si ricorda Bulletstorm?), o puzzle, come appunto le avventure grafiche tipo Monkey Island e Deponia. Ma con gran sorpresa di tutti stanno invece tornando sotto una nuova forma, giochi come Firewatch e The Suicide of Rachel Foster (e altri giochi dal nome chilometrico) che portando il genere nella terza dimensione gli han dato nuova vita.

PUZZLE
Il Puzzle è un po’ strano come genere, per natura umana, tutte le persone amano un bel grattacapo quando non si tratta di vita vera, quindi elementi puzzle si trovano un po’ in tutti i giochi, soprattutto d’avventura. La definizione rimane abbastanza fumosa, poiché di tipi di puzzle ce ne sono moltissimi, e finisce che ogni gioco diventa un genere a se, accomunato agli altri solo dalla presenza di enigmi, che siano essi spaziali, cognitivi o matematici. E sebbene alcuni stili siano più diffusi, come Match 3 Games (i.e. Candy Crush) e Rhythm Games, categorizzarli è praticamente impossibile
SIMULAZIONE E SPORTIVI
E chiudiamo con i giochi di simulazione e sportivi, entrambi generi che portano un’idea familiare, la semplificano e ne fanno un gioco. C’è poco da dire in questo caso, i giochi sportivi, sebbene da oltre 15 anni non siano stati innovati o migliorati in nessuna maniera rimangono tra i giochi più giocati e venduti nel mondo, avendo un appeal immediato anche a chi di videogiochi non conosce niente.
I giochi simulativi hanno avuto invece una parabola più interessante. Da giochi estremamente profondi e complessi, spesso arrivando ad estremi talmente ottusi da diventare ingiocabili se non da una nicchia estremamente ridotta, si sono trasformati in vere e proprie parodie di loro stessi, portando un’ondata di titoli dal meme value incredibile, con Farmer Simulator in testa alla parata. E con valanga di titoli tra lo scherzoso e il troppo serio, il pubblico ha sviluppato un ritrovato interesse per esperienze del genere, che rimangono di nicchia, ma con una community sorprendentemente attiva.

E di generi e sottogeneri potremmo parlarne per pagine e pagine, ma ora mi fermo a queste macro categorie, magari tra po’ torneremo a parlare di generi, daltr’onde di Roguelike e Metroidvania dovremo pur parlare no?