- Alex Ferri
L’Ascesa del Mobile Gaming
L’industria globale dei videogiochi è un mercato in rapida evoluzione, con un valore stimato di 160 miliardi di dollari. Quasi la metà di queste entrate è generato dai giochi per mobile, settore sempre più in crescita. Con questa crescita continua, non c’è da meravigliarsi che la maggior parte degli investitori abbiano contribuito con oltre 9,6 miliardi di dollari all’industria.
E c’è di più: si prevede che questa somma salirà a 250 miliardi di dollari entro la fine del 2023.
Quindi la domanda è: da dove è iniziato tutto questo? Cos’ha reso il mobile gaming così di successo?

L'origine de mobile gaming
Molte persone pensano che il primo gioco per mobile sia stato il famosissimo Snake. lanciato nel 1997 sul Nokia, ma non è affatto così. In verità il primo era stato introdotto ben tre anni prima, nel 1994, con l'Hagenuk MT-2000, che aveva una versione del popolare gioco Tetris preinstallata sul dispositivo. E’ proprio da lì che venne segnato l'inizio di quello che sarebbe diventato un settore redditizio.

Gli albori dei giochi mobile
Dal lancio del primo gioco per cellulari, ne sono seguiti migliaia, con oltre 900.000 giochi attivi su App Store, che costituiscono il 22% del totale. Nel 1997, quando Snake fu introdotto per la prima volta, divenne un fenomeno mondiale grazie al suo gameplay semplice e al fatto che fosse adatto a tutte le età.
Il gioco ha persino fatto ritorno nel 2017 con il rilancio del Nokia 3310 al Mobile World Congress.

Essendo i primi giochi su telefoni portatili con un gameplay semplice e una breve durata della sessione di gioco, possiamo definire questi ultimi come predecessori del genere conosciuto oggi come "giochi Iper-casual" o “Hyper-casual games”, che stanno nuovamente popolando gli app store.

Dal 1999 al 2005 sono seguiti molti altri giochi molto popolari, come Alien Fish Exchange e Space Invaders. Una delle pietre miliari nei dispositivi mobile dei primi anni 2000 è l'uscita del telefono N-Gage di Nokia: un dispositivo che combinava il gioco con le caratteristiche del telefono. L'N-Gage permetteva di giocare a una miriade di giochi, anche a titoli in 3D come Tony Hawk's Pro Skater. Infatti il telefono fu rilasciato nel 2005 per competere con il Game Boy di Nintendo.

Arrivando al 2007 col lancio dell'iPhone e, un anno dopo, dell'App Store, nasce una nuova era di giochi per cellulari. Quando l'App Store fu lanciato per la prima volta, offriva solo 500 applicazioni, come Texas Hold'em e Super Monkey Ball.
Con l'introduzione dell'iPhone nel 2007, gli sviluppatori di giochi mobili sono stati in grado di fare uso della caratteristica principale che offriva questo dispositivo: il multitouch. Nel 2009, il primo gioco per smartphone a raggiungere la popolarità globale in poco tempo fu Angry Birds, che riuscì a fissare il punto di partenza per il mobile gaming.
Il mobile gaming odierno

Nel 2012, fu introdotto nell’App Store uno dei giochi per cellulari con i maggiori incassi di tutti i tempi: Candy Crush, seguito subito dopo da un altro grande successo, Clash of Clans. Mentre il numero di nuove uscite di giochi per cellulari continuava a crescere, la nuova tecnologia viene utilizzata per diversificare e distinguersi, come si può vedere nei giochi basati su AR (Realtà Aumentata) come Pokemon Go e Harry Potter: Wizards Unite.
Al giorno d'oggi, si possono trovare una miriade di diversi generi di giochi per i nostri cellulari. L'impressionante sviluppo dei giochi per cellulari ha portato a un pubblico che non è composto solo dai videogiocatori più incalliti, anzi, oggi la maggior parte giocatori mobile (per non dire la maggior parte in generale) appartiene a un gruppo che non si definisce come “giocatori”, ma è solamente attratto dal genere di giochi casual e hyper-casual.
Oggi, ci sono oltre 6 milioni di app disponibili. La maggior parte delle app si trova su Google Play, con 2,57 milioni di app, seguita da 1,84 milioni sull'App Store, 669.000 app nel Windows Store e 489.000 app sullo store di Amazon.
L'impressionante crescita degli app store è chiaramente dato dall'aumento dei giochi mobile sul mercato, tuttavia, a causa del crescente numero di app, non tutte riescono a sopravvivere nel mercato. Trovare la giusta strategia di monetizzazione può spesso diventare un grosso ostacolo che molti sviluppatori, purtroppo, non riescono a padroneggiare. Circa il 94% dei giochi mobili gratuiti monetizza attraverso gli annunci, e la quota di giochi che integrano un SDK pubblicitario continua a crescere sempre di più.

Monetizzazione
La maggior parte dei giochi per cellulari negli app store seguono un approccio free-to-play (totalmente gratutito) o freemium, ovvero un modello economico consistente nel proporre al consumatore due versioni dello stesso prodotto, una più semplice, gratuita, e una più ricca, a pagamento.
Un’altra soluzione per monetizzare il gioco è tramite l’uso di pubblicità in-app.
Esistono diversi tipi di pubblicità utilizzabili all’interno dell’applicazione mobile:
Banner: il tipo più vecchio di annunci su mobile, derivano dal desktop e sono sopravvissuti all’avvento di tipologie di inserzioni più interattive. Sono spesso immagini con un testo, in cima o in fondo alla schermata di gioco.
Annunci interstitial e video: annunci che compaiono tra un livello e l’altro e danno la possibilità di dare all’utente una reward (ricompensa) una volta riprodotto l’intero videoclip.
Annunci nativi in-app: gli annunci nativi, o native ads sono simili ai banner, ma meno identificabili come pubblicità. Gli annunci sono infatti visualizzati all’interno dell’ambiente naturale di un’app, e quindi si fondono con il flusso di informazioni. In questo modo riescono ad offrire la pubblicità agli utenti, ma senza interruzioni forzate.
Annunci playable o gamificati: questi tipo di pubblicità è rappresentato da un tipo di video o contenuto che consente all’utente di interagire. In questo modo si riesce da un lato a suscitare un interesse immediato da parte dell’utente, ma anche a dare una prima idea di user experience del proprio prodotto. Gli annunci playable sono infatti molto popolari per le app gaming, in quanto l’utente può già sperimentare il gioco senza scaricare l’app.

Fonti e aprofondimenti: